Per chi non l’avesse riconosciuto è il Jabberwocky mostricciattolo bizzarro che fa la sua comparsa in Alice attraverso lo specchio, seconda opera del matematico e logico e reverendo Dogson alias Lewis Carroll.
A lui è legata la più nota filastrocca non sense della lingua inglese. A leggerla nella traduzione italiana di Masolino D’Amico ricorda un poco le fànfole di Fosco Maraini.
C’è una parola particolarmente simpatica nella filastrocca, stripetare, in inglese suona chortled, in italiano il significato è un misto tra uno sbuffo, una risata, un cachinno. Questo tipo di invenzione linguistica è fantastica.
E oggi stripetando vi propongo: perché non ci proviamo anche noi a inventare parole valigia o port-manteu (a seconda dell’orgine)? forse non arriveremo alle vette di Joyce ma sarà divertente comunque!
Le fànfole. Perbacco. Anzi, stripete!
A causa di una fànfola ho irrimediabilmente litigato con l’amico d’infanzia. Pazzesco, no? Comunque, visto che non son brava a inventar parole o in fatto di fànfole, cito l’amico Fosco:
Il lonfo
Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.
È frusco il lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi, in segno di sberdazzi
gli affarfaresti un gniffo. Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.
Che sdire al disguardo di rispecchio? Si svizia l’argocitar de-voluto (Io ci ho provato) Bacioni
Difatti sempre lascando va ch’el brumo.
Così eri spaleto, ma lumo piagge l’or.
grandi!