Dare, avere
Dalla grotta del bue marino
La foca monaca
È andata estinta,
Ma lí vicino
Trova il suo nido palpitante
La tartaruga madre,
Con la scia titubante
Delle vite rinate.
Poco distante
Trionfa a dismisura
Il querulío sonoro
Delle berte in bassura.
Il languido insistente
richiamo amoroso,
Grido che ci cattura,
Il canto fascinoso
Delle diomedee.
A quanto pare spesso
Fra una scomparsa atroce
E il dolce che rinasce
Si stabilisce un nesso.
Un posto rioccupato
Non è mai piú lo stesso,
Ma la vita è tenace,
Sfrontatamente ottusa,
Si scarta un po’ di lato
E tutto ad un dipresso
Si risistema in pace.
Torino, 9 agosto 2019